Tecnica Riverbug
Le tecniche di base del RIVERBUG
Posizione di base
Sul riverbug la posizione di base che garantisce più equilibrio è generalmente "seduti con il busto eretto". I piedi sono dentro l'acqua e le mani pronte a dirigere o remare. Il comodo schienale del riverbug può essere usato per appoggiare la schiena e rilassarsi o per assumere una posizione più aggressiva quando è necessaria molta propulsione. Nella seduta è presente una cinghia munita di sgancio rapido che andrà fissata in cintura per evitare di essere sbalzati fuori.
Propulsione e direzione
I riverbug sono molto veloci se spinti all'indietro. Usando colpi alternati all'indietro con le mani e pinneggiando
contemporaneamente il riverbug si muove velocemente. Le pinne possono lavorare con la pinneggiata classica o con colpi
tipo "rana", tendenzialmente più efficaci. La direzione si modifica molto facilmente calibrando i colpi dai due lati o
utilizzando pinneggiate tipo "rana" solo da un lato. Un metodo molto efficace è sfruttare l'azione combinata di due colpi
di mano opposti, uno avanti e uno indietro.
È possibile anche muoversi in avanti ma l'idrodinamica del mezzo non lo favorisce. Si potranno quindi fare brevi
spostamenti ma il movimento in avanti non è sicuramente la tecnica da utilizzare normalmente.
In caso di acqua molto bassa si tendono a utilizzare solamente le mani per evitare colpi ai piedi.
Entrata in morta e in corrente
Le 'morte' sono quelle zone di acqua ferma che si formano nei fiumi all'interno di curve o dietro a grossi sassi. In queste zone la corrente non spinge verso valle e ci si può fermare per riposarsi o uscire dal fiume. Essere in grado di fermarsi nelle morte è un requisito indispensabile per scendere in fiume. Le morte devono essere prese con la punta del riverbug che mira 45° verso valle e una buona velocità in direzione della morta. Il peso deve essere leggermente spostato verso monte solo nel momento in cui si tocca la zona di acqua ferma. Per ritornare nella corrente invece la punta viene diretta a 45° verso monte e il peso leggermente spostato a valle. Anche qui una buona velocità è importante per non perdere la direzione o avere sbilanciamenti. Manovre decise e con buona velocià garantiscono il superamento della zona turbolenta che si forma tra morta e corrente chiamata "linea di morta". Questa zona tende a modificare velocemente la direzione o qualche volta anche a capovolgere il riverbug. Con un po' di esperienza queste zone diventano molto divertenti e possono essere sfruttate per fare piroette e altri giochi.
Ribaltamento
Onde, manovre avventate o rocce possono ribaltare il riverbug, ma niente paura, è possibile semplicemente sganciarsi
dal mezzo e procedere a nuoto fino a un punto tranquillo dove si risalirà con calma sul riverbug!
In acque profonde è possibile risalire anche in corrente dopo aver rigirato il bob.
I più esperti potranno provare invece una manovra che riporta dritti chiamata "eskimo". Anche con il riverbug è possibile,
tramite un movimento coordinato del corpo e delle mani, rigirare prima il mezzo e poi riportarcisi sopra senza doversi separare da esso.